PICCOLA ENCICLOPEDIA

INDUISMO MODERNO

A partire dalla prima metà del secolo XIX la società indiana subì forti cambiamenti che furono determinati da varie cause:
– il graduale processo di occidentalizzazione indotto dal dominio britannico
– l’aumento delle vie di comunicazione
– l’uso della lingua inglese e dell’educazione occidentale
– per l’élite
– la presenza del cristianesimo introdotto dai missionari
– gli sviluppi tecnologici
– l’evoluzione del movimento nazionalista indiano
Al rinnovamento sociale e politico fece seguito una fervida rinascita spirituale che prese il nome di Neo-induismo. Il mondo culturale e religioso indù rispose in modi diversi che si possono sintetizzare in due atteggiamenti fondamentali, anche se la gamma di sfumature è molto ampia. Da una parte rispose con un’apertura all’incontro con l’Occidente, ritenuto fattore d’influenza positiva, dall’altra con il rifiuto di tale incontro e la ricerca di un ritorno alle origini.

Brahmo Samaj (Associazione del Brahman)

Il primo filone di riforma dell’Induismo si sviluppò in Bengala ad opera di Ram Mohan Roy (1772-1833).

Prarthana Samaj

Questo movimento, nato quasi come un’emanazione del Brahmo Samaj, ebbe quale sua caratteristica peculiare quella di fondare il culto sui poemi tradizionali del Varkari Panth o Varkari Sampradaya, specialmente quelli di Tukaram.

Dev Samaj

Fondato nel 1887 da Shiv Narayan Agnihotri (1850-1909), un brahmano dell’Uttar Prades che aveva fatto parte del Brahmo Samaj di Latore e se n’era staccato nel 1886.

Arya Samaj

Fondato nel 1875 dal brahmano Mul Sankara (Dayanand Sarasvati) (1824-1883).

Ramakrishna

Gadadhar Cattopadhyay (1836-1886), più noto col nome monastico di Ramakrishna, è stato tra i maestri e mistici più importanti del XIX secolo ed è ancor oggi venerato da milioni di persone.

Vivekananda

Narendra Nath Datta (1863-1903), conosciuto col nome di Vivekananda, nacque nel 1863 in una famiglia religiosa dedita agli atti di carità. Vivekananda può essere definito, secondo Klostermaier, “il primo monaco moderno indù”.